Può essere una buona idea, se si ha esperienza nel settore agricolo e nella cura degli animali

Solitamente infatti chi pensa a come aprire aprire una fattoria didattica ha già un’azienda agricola, un agriturismo, o comunque dei terreni adibiti alla coltivazione e altri per gli animali da cortile, o una scuderia per i cavalli.

Gli animali infatti, sono uno dei punti di forza dell’attività e per attrarre una clientela più ampia.

Le conoscenze in materia agricola ricoprono un ruolo fondamentale per espletare al meglio questa attività e la creazione di servizi è direttamente connessa a tale capacità.

Oltre a questo aspetto, è importante la presenza di locali adeguati per lo svolgimento delle attività didattiche attrezzati con tavoli, sedie o panche, strumenti multimediali e supporti didattici; parcheggio e servizi igienici in numero sufficiente, spazio coperto da utilizzare in caso di maltempo, spazi all’aperto sicuri, ampi ed ombreggiati percorsi strutturati, con l’accesso vietato ai visitatori negli spazi potenzialmente pericolosi.

Chi può aprire una fattoria didattica?

Questa è un’attività che prevede l’impiego di diverse figure professionali:

  • Un addetto all’accoglienza;
  • Una (o più) guida a seconda del tuo flusso di visitatori;
  • Gli allevatori e i contadini;
  • Una o più commesse se hai un’area adibita alla vendita di prodotti tipici;
  • Cuoco e camerieri se hai previsto un ristorante annesso.

Cosa serve per diventare fattoria didattica?

Per aprire una fattoria didattica è necessario intraprendere anche uno specifico percorso burocratico che può variare da regione a regione.

Comunque, i requisiti necessari da possedere sono i seguenti:

  • Adottare sistemi produttivi ecocompatibili ovvero propri dell’agricoltura integrata o biologica
  • Disporre di un luogo di accoglienza per i bambini dove poter svolgere le varie attività educative
  • Rispettare tutte le norme in materia di igiene e sicurezza
  • Stipulare un’assicurazione di responsabilità
  • Avere un registro delle varie classi di ragazzi in visita.
  • Gli operatori della fattoria abbiano partecipato a specifici corsi di formazione
  • Gli operatori preparino materiale informativo e didattico adatto ai bambini e ai ragazzi che sono accolti in fattoria
  • Il numero dei bambini o ragazzi ospitati sia congruo allo spazio disponibile e alla grandezza della fattoria per ovvie ragioni di sicurezza e di facile gestione delle varie attività

A questi vanno aggiunti adempimenti più specificatamente burocratici:

  • Iscrizione dell’azienda agricola all’elenco regionale delle fattorie didattiche;
  • Acquisizione della qualifica di fattoria didatticapresentando tutti i requisiti richiesti dalla regione in cui ha sede la fattoria;
  • Presentazione della dichiarazione di inizio di attività presso il comune competente;
  • Presentazione della documentazione atta a dichiarare che è presente in azienda un operatore con regolare qualifica di “operatore di fattoria didattica”.

La qualifica di “fattoria didattica” viene rilasciata dalle amministrazioni regionali che seguono parametri e modalità specifiche e spesso differenti. Tra i requisiti (stabiliti dalle cosiddette “carte di qualità”) che bisogna possedere per ottenere la denominazione, ci sono: l’adeguamento strutturale, organizzativo e qualitativo degli standard aziendali, il rispetto delle norme di sicurezza, l’assenza di barriere architettoniche, l’adozione di sistemi di produzione ecocompatibili.

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